Costo della vita in Spagna confrontato con quello dell’Italia – 2025

In Europa, decidere dove vivere o andare in pensione implica la valutazione di numerosi fattori e il costo della vita è in cima alla lista. Spagna e Italia, entrambi paesi del Mediterraneo, ricchi di cultura e di storia, presentano scenari diversi. Ma, oltre a condividere il sole e le radici latine, quali sono le reali differenze finanziarie al giorno d’oggi tra la vita in Italia e in Spagna? Questo articolo confronta i rispettivi costi della vita nel 2025 sulle categorie chiave.

È più conveniente vivere in Spagna o in Italia nel 2025?

La differenza più sorprendente quando confrontiamo Spagna e Italia sta nel costo complessivo della vita. La Spagna tende a essere un po’ più conveniente. Gli indici mondiali sul costo della vita collocano sempre la Spagna come un Paese più conveniente rispetto all’Italia. L’indice del costo della vita (esclusi gli affitti) di Maggio 2025 di Numbeo colloca la Spagna al 43,5 rispetto al 51 dell’Italia. Quando gli affitti sono inclusi, l’indice della Spagna è al 33,6 mentre quello dell’Italia è al 36,3.

In media, i dati recenti di Numbeo e altre fonti collocano il costo della vita in Italia (esclusi gli affitti) con il 18% in più rispetto a quello della Spagna. L’Italia rimane più costosa con un 9,1% in più della Spagna, quando vengono considerati anche gli affitti. Anche quando vengono confrontate le grandi città, la Spagna tende a essere più conveniente rispetto alle controparti italiane. Questo differenziale di costo indica che l’euro avrà un maggiore potere di acquisto in Spagna e potenzialmente ti permette di avere un diverso stile di vita o risparmi più alti in confronto alla vita in Italia.

Costi degli Affitti di proprietà tra Spagna e Italia nel 2025

Affittare proprietà in Spagna è tipicamente la più grande spesa per la maggior parte delle persone e le famiglie. Riguardo a ciò, l’Italia presenta in genere opzioni più economiche rispetto alla Spagna, nonostante in entrambi i paesi ci siano variazioni regionali significative. I prezzi degli affitti sono generalmente più alti in Spagna rispetto all’Italia con una media di circa il 17,2% più alto in Spagna. Sul piano nazionale, in Spagna, aspettatevi di pagare sui 921,40 €/mese per un monolocale in centro città, rispetto alla media italiana di circa 743,61 €. Avete bisogno di più spazio? Un trilocale in centro città si aggira intorno ai 1,469 € in Spagna, contro i circa 1,309 € in Italia. Il margine si restringe quanto è più grande la proprietà.

Fuori dai centri urbani: un monolocale in Spagna è in media sui 712 € confrontato con i circa 571 € in Italia e un trilocale in Spagna si aggira sui 1074 € contro i circa 944 € in Italia. Se gli affitti in Italia sono generalmente più economici, questo non dovrebbe scoraggiarti. La gestione del budget in Spagna tipicamente implica cifre più alte. Tuttavia, non significa necessariamente che si debba sacrificare spazio o la posizione, dato che l’Italia ha ancora un costo complessivo della vita del 9% più alto rispetto alla Spagna, anche quando è compreso l’affitto. Quindi, l’aumento nei costi degli affitti viene presto compensato dai risparmi in altre spese quotidiane.

Costi alimentari tra Spagna e Italia nel 2025

Per le spese alimentari in Spagna, i prezzi differiscono notevolmente da quelli dei supermercati italiani e i supermercati spagnoli dimostrano di essere in media più convenienti del 20%. Prodotti quotidiani come il latte, il pane, le uova e il riso costano molto meno di quanto si pagherebbe in Italia. D’altro canto, qualche frutto potrebbe non rappresentare un risparmio significativo, se confrontato con l’Italia. Quanto si riesce a risparmiare sui beni alimentari in Spagna dipende dalle singole abitudini alimentari. Approfittare dei prodotti locali può portare a notevoli risparmi, in confronto alle spese alimentari in Italia.

Mangiare fuori in Spagna spesso presenta un altro piacevole risparmio, se confrontato con l’Italia. Mentre i prezzi dei ristoranti variano, in genere, un pasto in un ristorante economico o una tipica cena a tre portate per due persone costa all’incirca il 29% in meno rispetto all’Italia. Il menú del día (Menù del giorno) popolare della Spagna offre inoltre opzioni convenienti di pranzo a più portate durante la settimana (tra i 15 € e i 20 €), contribuendo ad abbassare le spese complessive dei pasti.

Costi di trasporto tra Spagna e Italia nel 2025

Rispetto al sistema di trasporto pubblico in Italia, spostarti in Spagna è generalmente più economico. I biglietti singoli per il trasporto locale di solito costano meno nelle città spagnole di quanto si pagherebbero in Italia. Si vedono risparmi ancora più significativi con gli abbonamenti del trasporto pubblico, che in Spagna sono molto meno costosi. Anche le tariffe dei taxi tendono a essere più basse in Spagna. Se hai intenzione di guidare, in Spagna i prezzi della benzina sono generalmente più bassi del 14% rispetto a quelli in Italia. Che sia il trasporto pubblico, il taxi o la macchina, in Spagna, puoi aspettarti delle spese di trasporto più basse.

Costi dei servizi tra Spagna e Italia nel 2025

Le bollette mensili per le spese essenziali come energia elettrica, acqua e la raccolta dei rifiuti saranno probabilmente più basse in Spagna che in Italia. I servizi base, che coprono l’elettricità, i sistemi di riscaldamento e raffreddamento e l’acqua per un tipico appartamento di 85m², costano ogni mese molto meno in Spagna (circa 129 €) che in Italia (circa 193 €). I piani di telefonia mobile tendono a essere un po’ più convenienti in Italia rispetto ai tipici piani spagnoli. Allo stesso modo, puoi aspettarti che in Spagna i servizi internet a banda larga saranno un po’ più costosi rispetto alle tariffe tipiche in Italia. Tuttavia, quest’ultimi costi hanno molto meno peso se analizzati alle spese complessive della vita in Spagna.

Spese sanitarie tra Spagna e Italia nel 2025

Il Sistema Sanitario Spagnolo (Sistema Nacional de Salud - SNS) è un sistema universale finanziato attraverso le tasse e copre i residenti. Per i pensionati italiani l’accesso al sistema sanitario pubblico spagnolo è generalmente possibile non appena si ottiene la residenza legale e si è registrati nel sistema, spesso attraverso l’iscrizione all’anagrafe (empadronamiento) e ottenendo la tessera sanitaria individuale (Tarjeta Sanitaria Individual - TSI). Il sistema pubblico copre un’ampia gamma di servizi, compresi il pronto soccorso, gli interventi chirurgici e il parto. Tuttavia, ci sono dei limiti: sono previsti dei ticket per le ricette e soprattutto molte cure odontoiatriche e ottiche non sono coperte dal servizio pubblico, il che significa che bisogna pagare di tasca propria o prendere in considerazione un’assicurazione privata. Questo è l’aspetto chiave da considerare in confronto al sistema italiano.

La qualità dell’assistenza sanitaria in Spagna è generalmente alta, ma spesso, nel sistema pubblico, i tempi di attesa per specialisti o procedure non urgenti possono essere lunghi. L’assicurazione sanitaria privata è disponibile in Spagna come un supplemento o un’alternativa, offrendo un accesso più rapido a specialisti e ai servizi privati. Le spese per l’assicurazione privata variano, ma si aggirano sui 50 € e i 200 € al mese, a seconda della copertura e l’età.

I pensionati italiani che si trasferiscono in Spagna dovranno ottenere il modulo S1 dall’ufficio INPS italiano. Registrando questo modulo S1 con l’Autorità Spagnola di Previdenza Sociale (INSS) gli garantisce accesso al SNS spagnolo nelle stesse condizioni dei pensionati spagnoli. Gli italiani che lavorano e pagano i contributi previdenziali in Spagna saranno coperti direttamente dal SNS, insieme ai familiari a carico. Se non ammissibili al modulo S1, gli italiani avranno bisogno di garantirsi un’assicurazione sanitaria privata oppure optare per il “Convenio Especial” (la tassa mensile per questo schema dipende dall’età: all’incirca 60 € per chi ha meno di 65 anni e circa 157 € per età superiore ai 65 anni).

Per gli italiani che considerano soggiorni temporanei, la Tessera Europa di Assicurazione Sanitaria (TEAM), com’è conosciuta in Italia, coprirà tutta l’assistenza medica necessaria durante le visite in Spagna.

Costi di istruzione tra Spagna e Italia nel 2025

I costi di istruzione in Spagna e in Italia presentano scenari finanziari diversi per i singoli e le famiglie e riguardano le tasse universitarie, le tasse scolastiche internazionali e l’asilo nido. Entrambe le nazioni offrono un servizio di istruzione pubblica, eppure le tasse e le strutture specifiche differiscono.

Per i cittadini UE che perseguono una laurea, le università pubbliche spagnole generalmente costano tra i 750 € e i 3,500 € annui per una laurea triennale; una laurea magistrale va dai 600 € ai 2600 € all’anno. Le università pubbliche italiane hanno tasse per la triennale tra i 900 € e i 4.000 € annui e le tasse per la magistrale vanno dai 1.000 € ai 5.000 €, con una media di circa 1,630 €. In particolare, l’Italia adotta un sistema basato sul reddito (valore ISEE) che può portare a far ridurre significativamente le tasse o azzerarle per gli studenti a basso reddito.

In Spagna, le università private mostrano un ampio spettro di costi che vanno dai 2.400 € ai 30.000 € annui per una laurea triennale e da 1.388 € ai sorprendenti 105.000 € per alcuni programmi di Laurea Magistrale. In Italia, le tasse delle università private di entrambi i livelli generalmente vanno dai 6.000 € ai 20.000 €, con istituzioni prestigiose che superano i 35.000 €.

Riguardo l’istruzione scolastica per le famiglie residenti, Spagna e Italia offrono un sistema gratuito e obbligatorio di istruzione pubblica dai 6 ai 16 anni. La Spagna fornisce inoltre un’ampia gamma di asili gratuiti e pubblici per i bambini dai 3 ai 6 anni. In Spagna, le scuole internazionali si aggirano in media sui 8.109 € annui per l’istruzione primaria (tra i 5.000 € e i 14.500 €), mentre in Italia, le tasse vanno dai 6.000 € ai 25.000 € (6.000 € – 15.000 € per la primaria, 12.000 € - 25.000 € per la scuola superiore).

Per le famiglie italiane che stanno prendendo in considerazione la Spagna, il servizio di asilo pubblico per i bambini dai 3 anni presenta un chiaro vantaggio finanziario, in confronto ai costi degli asili nido privati in Italia. Le università pubbliche sono pressoché simili, nonostante il sistema basato sul reddito dell’Italia potrebbe offrire una maggiore convenienza alle famiglie idonee. In entrambi i paesi, l’educazione privata di ogni livello rappresenta un notevole investimento.

Differenze nell’aliquota fiscale tra Spagna e Italia nel 2025

Per gli italiani che considerano di trasferirsi in Spagna è fondamentale conoscere il Sistema fiscale spagnolo. Come per l’Italia, la Spagna ha un sistema di imposte sul reddito progressivo, insieme ad altre tasse che i nuovi residenti devono affrontare. In Spagna, la residenza fiscale si stabilisce generalmente dopo aver trascorso più di 183 giorni lì o se si hanno interessi economici principali nel paese.

Per quanto riguarda l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPF) in Spagna, gli italiani troveranno uno schema progressivo con i tassi nazionali del 2025 che vanno dal 19% per i redditi fino a 12.450 € al 47% per i redditi superiori i 60.000 €. È importante notare che le comunità autonome spagnole hanno l’autorità di stabilire le proprie aliquote d’imposta che possono incidere significativamente sull’importo finale pagato. Inoltre, la Spagna offre una detrazione fiscale base attualmente a 5.500 €. Mentre lo schema dell’imposta sul reddito dell’Italia (IRPEF) si pensi mantenga il sistema a tre aliquote del 2024 (23%, 35%, 43%), l’aliquota più alta della Spagna e l’impatto sulla variazione regionale sono le differenze chiave da prendere in considerazione.

Nel 2025, la Spagna tassa separatamente il reddito dai risparmi e gli investimenti a tassi progressivi dal 19% al 28%, con un aumento previsto del 30% per i redditi superiori i 300.000 €. Ciò si differenzia dall’imposta sostituiva fissa del 26% sui redditi finanziari e le plusvalenze dell’Italia. Tuttavia, l’Italia offre un regime speciale di “flat tax da 100.000 €” per i nuovi residenti, permettendo un’imposta fissa annuale di 100.000 € su tutti i redditi di provenienza estera, il che può essere interessante per alcune persone a elevato patrimonio netto che si trasferiscono dall’Italia.

Una differenza notevole è l’imposta annuale spagnola sul patrimonio netto, un’imposta che in Italia non ha una forma comparabile. Le aliquote e le esenzioni per l’imposta spagnola variano notevolmente in base alle comunità autonome, con alcune che offrono persino un’esenzione del 100%. Questa imposta si applica ai patrimoni mondiali dei residenti spagnoli. Mentre l’Italia tassa i patrimoni finanziari (IVAFE) e gli immobili (IVIE) posseduti all’estero dai suoi residenti, non c’è una generale imposta patrimoniale sui beni nazionali.

In sintesi, gli italiani che si trasferiscono in Spagna si troveranno un sistema progressivo di imposta sul reddito con aliquote potenzialmente più alte e un’ulteriore complessità per le variazioni regionali. La presenza di un’imposta sul patrimonio in Spagna è una differenza sostanziale rispetto al sistema italiano. Date queste implicazioni fiscali, è altamente raccomandabile richiedere una consulenza fiscale professionale adattata ai singoli casi per gli italiani che si trasferiscono in Spagna.

Livelli salariali e di potere di acquisto tra Spagna e Italia nel 2025

Nel 2025, i salari netti medi in Spagna (1.712,65 € - 1.765 € mensili) appaiono sostanzialmente simili se non un po’ più alti di quelli in Italia (1.616,41 € mensili), anche se variano le fonti dei dati. Anche i salari lordi medi mostrano una tendenza simile, con la Spagna che si aggira sui 2.555 € e l’Italia intorno i circa 2.729 €) Tuttavia, queste sono medie nazionali che mascherano le disparità regionali e l’impatto dei singoli ad alto reddito.

Una differenza chiave poggia sulla regolamentazione del salario minimo. La Spagna ha un salario minimo legale di 1.381 € al mese (Gennaio 2025), mentre l’Italia si affida agli accordi di contrattazione collettiva settoriali, il che risulta in un salario minimo medio di 7- 9 € l’ora, rendendo difficile un confronto diretto. Fondamentalmente, gli indici del potere di acquisto suggeriscono che la Spagna offre standard più elevati.

Pertanto, nonostante gli stipendi netti medi siano potenzialmente simili, il minore costo della vita in Spagna si traduce in una più alta capacità di acquistare beni e servizi, indicando un maggiore potere di acquisto per i residenti in confronto a quello in Italia. Ciò suggerisce che a parità di reddito, in Spagna ci si può permettere una migliore qualità di vita.

Qualità di vita tra Spagna e Italia

Scegliere tra Spagna e Italia non è solo una questione economica. I fattori della qualità di vita hanno un certo peso. Entrambi i paesi offrono uno stile di vita mediterraneo accattivante: clima soleggiato che favorisce la vita all’aria aperta, un ritmo di vita complessivamente più rilassato e una forte enfasi sulla socializzazione e la famiglia. La Spagna è spesso considerata più sicura rispetto all’Italia e vanta un efficiente sistema di trasporto pubblico e un personale medico ben qualificato. La Spagna è ben posizionata in termini di equilibrio vita-lavoro e salute. Gli aspetti negativi possono essere i processi burocratici lenti e la potenziale necessità di conoscere la lingua spagnola per una migliore integrazione. L’Italia è rinomata per la sua ospitalità e l’importanza della famiglia, come la Spagna. Mentre entrambi i paesi offrono cucine ed esperienze culturali ricche e diverse, l’Italia è un’eccellenza della moda e dell’arte. In definitiva, la “migliore” qualità di vita dipende dalle priorità personali.

Variazioni Regionali: Trovare il tuo posto in Spagna

Proprio come variano i costi tra le diverse regioni italiane, anche la Spagna ha significative differenze regionali Non si deve presumere che tutta la Spagna sia uguale. Come per l’Italia, la Spagna vanta di ogni panorama possibile, dalle spiagge alle montagne. Le grandi città come Madrid e Barcellona, insieme ad alcuni centri popolari di espatrio costieri, sono le zone più costose della Spagna. Sebbene siano più abbordabili di molte altre capitali Europee, sono ancora un po’ più costose rispetto a molte grandi città italiane.

Altre città attraenti, come Valencia, Siviglia o Malaga, offrono una più alta qualità di vita a un prezzo notevolmente più basso. Le zone interne e rurali sono tipicamente le più economiche, ma potrebbero offrire meno opportunità lavorative o servizi familiari agli abitanti italiani. In Spagna, cercare specifiche regioni è fondamentale. Prendete in considerazione i fattori come: il clima, la vicinanza agli aeroporti con i collegamenti per l’Italia, mercati di lavoro locali e la presenza di comunità italiane o internazionali, nel caso vi interessi. Leggete la nostra guida alle regioni della Spagna per saperne di più.

Considerazioni per i pensionati italiani che si trasferiscono in Spagna

Il minor costo della vita in Spagna permette alle pensioni italiane di valere di più. Se a questo aggiungiamo il clima favorevole e le comunità italiane stabilite in molte zone, le pensioni in Spagna possono offrire un elevata qualità di vita. Non appena si ottiene la residenza, l’assistenza sanitaria è gestita attraverso l’accesso al sistema sanitario nazionale (SNS). Basta ricordarsi delle limitazioni (odontoiatriche/ottiche sono spesso escluse) e prendere in considerazione se è necessaria un’assicurazione privata integrativa per avere serenità e un accesso più rapido. In Spagna, il reddito pensionistico sarà tassato complessivamente secondo l’accordo sulla doppia imposizione. Richiedi una consulenza professionale per comprendere come vengono trattati i diversi tipi di reddito pensionistico e come vengono garantite le conformità fiscali. Prevedere l’accesso all’assistenza sanitaria e conoscere gli adempimenti fiscali sono i passi chiave per una transizione graduale verso il pensionamento.

La Spagna è la mossa giusta per te?

Nel 2025, trasferirsi dall’Italia alla Spagna va oltre l’aspetto finanziario; il costo della vita è un fattore chiave. In generale, la Spagna ha i costi più bassi per i generi alimentari e i servizi, che portano a un più alto potere di acquisto, nonostante i salari medi siano potenzialmente simili. Oltre l’aspetto finanziario, le sfaccettature culturali differiscono, nonostante abbiano radici mediterranee in comune. La somiglianza linguistica tra l’italiano e lo spagnolo è un vantaggio pratico per gli italiani all’estero. La mossa “giusta” dipende da fattori individuali: reddito, carriera, bisogni della famiglia (scuola, asilo nido), piani di pensionamento (tassazione, assistenza sanitaria) e preferenze nello stile di vita (città, costa, campagna). Se hai già deciso, perché non dare un’occhiata alle proprietà in Spagna?